I FUNGHI DI LUGLIO ED AGOSTO
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Re: I FUNGHI DI LUGLIO ED AGOSTO
Sulle ceppaie possiamo vedere le prime colonie di Lycoperdon pyriforme.
Si distingue per la crescita lignicola e cespitosa, l'esoperidio farinoso poco consistente, la subgleba bianca ed immutabile.
...controllando in Index Fungorum, il nome aggiornato di questa specie sarebbe Apioperdon pyriforme...
Si distingue per la crescita lignicola e cespitosa, l'esoperidio farinoso poco consistente, la subgleba bianca ed immutabile.
...controllando in Index Fungorum, il nome aggiornato di questa specie sarebbe Apioperdon pyriforme...
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Re: I FUNGHI DI LUGLIO ED AGOSTO
Una delle prime ramarie che possiamo trovare è Ramaria botrytis, una delle poche commestibili e tra l'altro molto buona.
Si riconosce per il tronco carnoso bianco da cui partono dei rami corti che terminano con apici rosa vinoso.
Si riconosce per il tronco carnoso bianco da cui partono dei rami corti che terminano con apici rosa vinoso.
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Re: I FUNGHI DI LUGLIO ED AGOSTO
Molto particolare è Ramaria sanguinea, una specie senza valore con la carne che al taglio o nelle fratture vira al rosso vinoso. che contrasta con il colore biancastro del tronco, i rami giallini e gli apici giallo vivo.
La incontriamo sotto faggio, ma anche sotto abete.
La incontriamo sotto faggio, ma anche sotto abete.
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Re: I FUNGHI DI LUGLIO ED AGOSTO
Sulle ceppaie di conifere molto degradate, possiamo trovare Pseudohydnum gelatinosum, una specie a forma di conchiglia con la carne gelatinosa elastica, con colore biancastro e con l'imenio formato da corti aculei traslucidi.
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Re: I FUNGHI DI LUGLIO ED AGOSTO
Lungo i sentieri e nelle scarpate erbose dei boschi si notano frequentemente i particolari basidiocarpi di Guepinia helvelloides, un fungo di consistenza gelatinosa a forma di petalo o di spatola di color rosa salmone più o meno carico ricoperto da una minuta ed evanescente pruina biancastra.
Con questo, auguro a tutti buone ferie ricche di ritrovamenti interessanti!
Giuseppe
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Re: I FUNGHI DI LUGLIO ED AGOSTO
Grazie Giuseppe, con le tue foto ci incoraggi a guardarci attorno nei boschi. E’ con gratitudine che seguo sempre i tuoi interventi.
Molto della stagione purtroppo è stato compromesso dal mese di maggio troppo freddo e piovoso e poi da un giugno da “fornella ”. Che temperature fuori da ogni possibilità di difesa. Auguriamoci che qualche quieto acquazzone porti un poco di fresco e l’umidità necessaria al rifiorire di tutte le belle specie di questo post. Come sempre me lo sono riguardato tutto: sono un poco nostalgica al momento
In Agordino 1000 mt sotto abete rosso trovo poco ad oggi: i primi Cibarius, 1 B. reticulatus appena uscito dal substrato ma “lesso” e verminato senza speranza, 4 Cortinarius caperatus, 0 Russule, 0 Amanita, 0 Xerocomus, ed un disastro di abeti abbattuti, con le ceppaie radici e tutto il terriccio le rocce inglobati. Non si passa, neppure a volerli aggirare. Forestali, Sentieri Cai e sentieri dei cacciatori sono sgombri per la maggior parte in quota. Ma più giu’ Nel folto dei boschi, lungo i vecchi sentieri dei boscaioli, ci si rende conto della pericolosità della situazione. Non so come faranno a portar fuori questi alti tronchi, di 40/50 anni ...Le buche lasciate dalle ceppaie divelte sono ferite, e non solo per gli occhi. Anche i rivoli d’acqua 1 “i val”’come li chiamano qui - sono profondamente mutati per le frane con le piogge di maggio, non più trattenute dai tanti alberi mancanti.
Vogliamo spostarci nel prox giro un poco più su fino a 1300 m.: speriamo che alcune pendici meno esposte si siano salvate. Lungo le vecchie piste da sci, o le seggiovie, Veja ha imperversato. Boschi laterali a questi prati sgombri sono azzerati, nessun sentiero praticabile al momento. I lavori vanno a rilento, a seconda della dinamicità dei comuni e delle squadre che hanno avuto gli appalti per gli sgombri. Sarà dura ancora e per tanto tanto tempo resteranno questi feroci segni, che non ci permettono più la serenità degli scorsi anni. Incrociamo le dita e occhi aperti per tutto! Un caro saluto
Molto della stagione purtroppo è stato compromesso dal mese di maggio troppo freddo e piovoso e poi da un giugno da “fornella ”. Che temperature fuori da ogni possibilità di difesa. Auguriamoci che qualche quieto acquazzone porti un poco di fresco e l’umidità necessaria al rifiorire di tutte le belle specie di questo post. Come sempre me lo sono riguardato tutto: sono un poco nostalgica al momento
In Agordino 1000 mt sotto abete rosso trovo poco ad oggi: i primi Cibarius, 1 B. reticulatus appena uscito dal substrato ma “lesso” e verminato senza speranza, 4 Cortinarius caperatus, 0 Russule, 0 Amanita, 0 Xerocomus, ed un disastro di abeti abbattuti, con le ceppaie radici e tutto il terriccio le rocce inglobati. Non si passa, neppure a volerli aggirare. Forestali, Sentieri Cai e sentieri dei cacciatori sono sgombri per la maggior parte in quota. Ma più giu’ Nel folto dei boschi, lungo i vecchi sentieri dei boscaioli, ci si rende conto della pericolosità della situazione. Non so come faranno a portar fuori questi alti tronchi, di 40/50 anni ...Le buche lasciate dalle ceppaie divelte sono ferite, e non solo per gli occhi. Anche i rivoli d’acqua 1 “i val”’come li chiamano qui - sono profondamente mutati per le frane con le piogge di maggio, non più trattenute dai tanti alberi mancanti.
Vogliamo spostarci nel prox giro un poco più su fino a 1300 m.: speriamo che alcune pendici meno esposte si siano salvate. Lungo le vecchie piste da sci, o le seggiovie, Veja ha imperversato. Boschi laterali a questi prati sgombri sono azzerati, nessun sentiero praticabile al momento. I lavori vanno a rilento, a seconda della dinamicità dei comuni e delle squadre che hanno avuto gli appalti per gli sgombri. Sarà dura ancora e per tanto tanto tempo resteranno questi feroci segni, che non ci permettono più la serenità degli scorsi anni. Incrociamo le dita e occhi aperti per tutto! Un caro saluto
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Re: I FUNGHI DI LUGLIO ED AGOSTO
Cara Raffaella, è stata una rovina!
Il peggio è che tutti i tronchi ancora presenti nel bosco offrono un habitat ideale per lo sviluppo di tutti quegli insetti xilofagi che normalmente svolgono un'importante selezione nell'economia forestale, ma che in questa occasione prolificheranno in maniera abnorme ed andranno ad intaccare anche le poche piante rimaste in piedi.
L'unica consolazione è che la natura con i suoi lunghi tempi, che non coincidono con i nostri, pian piano è in grado di riparare tutte le ferite.
Buone ferie e auguri per le tue raccolte.
Giuseppe
Il peggio è che tutti i tronchi ancora presenti nel bosco offrono un habitat ideale per lo sviluppo di tutti quegli insetti xilofagi che normalmente svolgono un'importante selezione nell'economia forestale, ma che in questa occasione prolificheranno in maniera abnorme ed andranno ad intaccare anche le poche piante rimaste in piedi.
L'unica consolazione è che la natura con i suoi lunghi tempi, che non coincidono con i nostri, pian piano è in grado di riparare tutte le ferite.
Buone ferie e auguri per le tue raccolte.
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Re: I FUNGHI DI LUGLIO ED AGOSTO
Complimenti come sempre Giuseppe per il lavoro che continui a fare puntualmente.